Una piccola premessa, abbiamo visitato solo Sydney alloggiando da mia cugina, il suo compagno e la piccola nipotina di tre anni. Lo scopo della visita era stare con loro, abbiamo quindi mangiato prevalentemente a casa sua per stare insieme che per rispettare il nostro budget striminzito. In realtà avevamo sentito storie terribili sui costi spropositati dell’Australia… Un nostro amico viaggiatore ha lavorato qui qualche mese per pagarsi svariati mesi in Asia e ha ripiegato spesso su pasta e fagioli. Complice un cambio più favorevole, non eravamo in crisi, ma i prezzi erano strani… Banane autoctone a meno di un euro al chilo e poi un sacchettino di insalata a 5 euro, ma stando attenti si riesce a risparmiare, ricordando che quello che è di stagione costa sempre meno. Stagioni alla rovescia: il nostro autunno è la loro primavera… Quindi le fragole erano di stagione! Evviva!
Sulle fragole mi è stata raccontata una cosa terribile, recentemente c’è stato uno scandalo, una donna nascondeva nelle fragole degli spilloni, si sono ferite molte persone, per fortuna l’hanno catturata, ma il mercato delle fragole è crollato (senza motivo, bastava tagliarle). Per un bel po’ le vendevano a un euro al pacco e ne hanno portati interi camion al macero… La stupidità umana è l’unica cosa senza confini.
Altra curiosità, gli australiani sono molto fieri di consumare prodotti australiani e su tantissimi (tutti? Non so) prodotti c’è l’esatta percentuale di materie prime australiane! Altro che olio d’oliva italiano fatto con olive marocchine o spagnole o che… 🙁
Ma passiamo al vivo dell’azione. Siamo stati invitati per una cena di famiglia alla Pizzeria deVita, un grazioso locale nel cuore di Manly (quartiere di Sydney), gestito da Luca, un omone alto due metri che si é fatto portare fin qui un forno direttamente da Napoli… E così la nostra prima vera pizza napoletana (anche se hanno insistito per prenderla al metro) l’abbiamo mangiata a testa in giù saltando come canguri dall’altra parte del mondo! Luca, conoscente dei miei parenti, è stato vegano per qualche anno, ora lo è in casa, fuori non sempre. Ma nel frattempo ha provato tutti i formaggi vegani reperibili fino a trovare quello perfetto per la sua pizza, non era segnato a menu, ma sapendolo abbiamo chiesto e ottenuto. Formaggio davvero molto buono, filerebbe ma lui preferisce tenerlo un po’ indietro altrimenti allappa la bocca. Ingredienti superbi e ci ha offerto un Limoncello… Voleva offrire un sfiqualcosanapoletano con Nutella ma si é ricordato che siamo vegani, mia cugina che non può neanche bere ha visto davanti agli occhi sfumare il miraggio della Nutella e stava per ucciderci… Essere vegani può risultare molto molto pericoloso!
Al birrificio artigianale Modus Operandi birra e patatine fritte fatte in casa… Visto che avevano finito la sala aioli vegana ci hanno rifilato del guacamole…. DA PROVARE! Assolutamente! Fatevi delle patate arrosto o fritte e aggiungete crema di avocado, altro che maionese vegana… Il guacamole dovrebbe essere l’unico condimento consentito!
Ho volato dall’altra parte del mondo per giocare col pongo con la mia nipotina 24 ore su 24, non per spignattare! Pranzo al volo: cus cus, un pò di salsa di soia, 1 lattina di ceci (75 centesimi di dollaro australiano, non il più economico ma ok), pomodoro fresco a cubetti (qualcosa tipo un dollaro l’uno, ho avuto un mezzo infarto, un vero pomo d’oro), profusione di basilico (povera piantina depredata) un pò di cipollotto fresco e un filo d’olio… Piatto semplicissimo ma che riscuote sempre successo. I miei parenti di origine ceca con alimentazione molto tedesca (carne e patate, pane e affettati, e frigo pieni di salse di ogni tipo) quando vedono i nostri piatti restano strabiliati dalla velocità e dai tanti e meravigliosi colori che portiamo in tavola!
Gli australiani e soprattutto i bimbi australiani come spuntino o pranzo veloce ed economico mangiano spesso rotolini di sushi (che in realtà in Giappone è una palla di riso con sopra pesce crudo, questo avvolto in alga nori si chiama maki). Il rotolino non viene tagliato nei soliti bocconcini, viene venduto intero, da prendere a morsi! Costa solo 3,5 dollari australiani (2,20€), e la sera sconti! Se sono finiti quelli all’avocado, chiedete, ve li faranno freschi in un secondo. C’è anche la versione con verdure e tofu, ma quello all’avocado è strepitoso e ne mangiamo a tonnellate!
Pausa gelato al Ben & Jerry’s di Manly… Io avrei anche risparmiato ma veniamo da un’epoca in cui di gelato vegano neanche l’ombra (se è gelato alla frutta è frutta, non gelato). Alla modica cifra di 8 dollari (lo so, non sono 8€ ma a mente faccio il cambio così e il mio braccino corto soffre tantissimo) gusto P.B. & Cookies e Caramel Almond Brittle.. Il secondo é il piu buono mai mangiato da quando sono vegana e ho smesso di mangiare gelato alla Nutella (uno dei miei ultimi “sgarri”), anzi questo vice a mani basse, la cremosità del gelato a base di latte di mandorla, la croccantezza del biscotto, il caramello… Mmmmmmmm….. Gnaaaammm… mi fanno dimenticare la povera mucca disegnata sulla coppetta.
Un tuffo in Vietnam, il nostro ultimo viaggio, nel bel mezzo del centro commerciale Warrington Mall. Da Rolld abbiamo trovato spring roll freschi, ovvero crudi, con tutte le giuste spezie vietnamite, comprese tonnellate di foglie di coriandolo, che non è il nostro preferito. Anche il pho, una zuppa tradizionale di verdure, e il banh mi, una baguette farcita, erano e gustosi e vegani!
Ancora a casa una strepitosa piadina verde (aromatizzata con erbette e spinaci) fantastica e velocissima: lattina di fagioli misti (alcuni mai assaggiati), pomodoro, insalata, pronto in due minuti.
Un po’ di preparazione per questa variante (con un po’ di fantasia) vegano-australiana dei pizzoccheri: maccheroni (e secondo voi dove li trovo i pizzoccheri, non siamo mica in Valtellina!), patate a cubetti, niente formaggi veg così é più leggero (di solito cospargiamo di lievito alimentare in scaglie e olio extravergine a crudo), al posto della verza abbiamo voluto provare il kale, di cui abbiamo sentito parlare tanto ed effettivamente è delizioso! Per fortuna la cugina slava é stata fin dall’infanzia istruita sulla superiorità dell’olio extravergine che non manca mai in dispensa!
Per contorno, insalatina e salsa Aivar a base di peperone, buona, molto unta e sa molto (troppo per me) di affumicato.
In visita in centro veniamo catturati dalla pubblicità del panino vegano della catena Hungry Jack’s (e il mio Sole dal miraggio delle patate fritte a 1 dollaro) da consumarsi in compagnia dei meravigliosi Ibis bianchi australiani con vista sull’Opera House!
Una nostra compaesana trasferitasi a Sydney ci porta in un ristorantino delizioso, un bugigattolo di Chinatown di quelli che piacciono a noi, prezzi competitivi e porzioni mastodontiche (lei che è magra ci fa cena e pranzo da asporto con un solo piatto, noi che siamo dei bidoni… col cavolo che ne avanziamo!) ma soprattutto delizioso! I noodle (grossi come udon a dire il vero) sono fatti freschi ogni giorno da loro e il condimento è strepitoso. I ravioli al vapore, una camionata di ravioli, ripieni di melanzana non sono così saporiti ma io non amo la melanzana, sono di parte.
La colazione dei campioni, ricetta di mia cugina, ottima ma un po’ pesante per chi da anni fa colazioni di sola frutta.
Qualche manciata di avena lasciata ammollare anche tutta la notte in succo di mela 100%, aggiungi frutta secca mista, mezza banana, una fragolona, due cucchiaioni di yogurt di cocco, cospargi di sciroppo d’acero. Degusta con signorilità preservando l’impiattamento (mia cugina) o mescola creando un orrendo pastone informe ma delizioso (noi).
Altro invito a pranzo, dicono che dobbiamo provare assolutamente il Verd, ci facciamo due insalatone vegan gluten free. Noi proviamo la The O. G. Macro a 15 dollari: insalatona di kale crudo (ottimo), baby spinacino, una cucchiaiata di avocado, 2-3 cime di broccolo crudo, quinoa e riso nero (beh questi ovviamente cotti) sembrano pochi ma bastano, fagioli azuki con una punta di germoglio, bacon fatto di tempeh (poco poco, non riuscito benissimo, molliccio ma affumicato), kimchi (credo freddo, a striscioline gialle), mandorle teriaki favolose, dressing di tahini e miso, nel complesso una bomba. L’altra insalatona é di mia cugina, una specie di insalata pad thai, davvero curiosa!
Per ricambiare dell’ospitalità, oltre a una bella bottiglia di Montepulciano, uno dei suoi preferiti, decido di dimostrare a mia cugina l’utilità del frullatore che giace inutilizzato sulla mensola, preparando il suo frullato preferito, che costa la bellezza di 8 dollari in un bar sul molo di Manly e qui viene facile, veloce, super economico e, parole sue, “Pazzesco! E’ venuto uguale a quello del molo”: mezzo ananas (purtroppo l’abbiamo comprato tardi, è acerbo e compensiamo con un po’ di zucchero che altrimenti non serve), mezzo grappolo di uva bianca senza semi, un po’ di succo di mela 100% e un paio di foglie di menta! Spero se ne farà altri, questo aveva un po’ di fibre di ananas ma pare che in cantina abbiano un frullatore potente!
Dai… siamo sopravvissuti anche all’Australia, da vegani e senza spendere troppo!
Parlando con diverse persone, ci appare chiaro che qui è passato moltissimo il messaggio che vegano è sano (perché non conoscono certe ad alto tasso di dipendenza hahaha), quasi sempre si trova un’opzione vegana nei dintorni e sono disponibili prodotti vegan anche nei discount.
Non c’entra molto con la cucina, ma vi lascio con una perla di saggezza di un australiano miliardario o giù di lì, che abbiamo conosciuto e che ha sposato una ragazza ceca… Discutendo con il mio Sole delle parole indispensabili da conoscere nella lingua della propria partner, il mio Sole ha snocciolato il suo repertorio: “ciao, birra, ancora una” (ahoj, pivo, ještě jednou), mentre il saggio miliardario ha affermato che l’unica parola davvero importante è: “Hai ragione!” (Máš pravdu!), il segreto di ogni matrimonio ben riuscito! Tra l’altro in ceco si dice, traduzione letterale “Hai la verità”! Ragazze dell’Arca, noi “siamo portatrici della verità” ed è ora che i nostri compagni se ne facciano una ragione, le donne hanno sempre ragione!
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Questo articolo nasce perché sono ‘tutor’, aiutante, nel gruppo Facebook “Venerdì vegani” sull’Arca di Eva & friends, dove una volta a settimana una diversa blogger ha proposto tante ricette vegane semplici e gustose per tutti i gusti e le esigenze, con domande e risposte di diversi esperti, dottori e nutrizionisti. Il viaggio sull’Arca sta ormai finendo per questa stagione, ma qui c’è il link dell’Arca dei Venerdì vegani
Per le prossime Arche potete restare aggiornati seguendo su Facebook Aida Vittoria Éltanin EVA scrittrice vegana
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