In questi giorni in cui grazie a Greta Thunberg (vegana) si parla finalmente di cambiamento climatico e di ambiente, ne approfitto per farvi riflettere sul potente impatto dell’alimentazione vegana di una singola persona con un po’ di “conti” sull’impatto, diretto e indiretto, del mangiare animali e derivati animali sull’ambiente in cui viviamo.
L’impatto ambientale e sociale dei singoli individui è dovuto a tre fattori principali:
1) il cibo che mangiano
2) l’energia usata in casa
3) i trasporti
Tra queste, la scelta del nostro cibo è la singola azione più potente che possiamo fare per salvare il pianeta! Salvando contemporaneamente vite animali e umane.
UN PO’ DI NUMERI
Vi presento due calcoli approssimativi, secondo i dati disponibili dalle associazioni ambientaliste e animaliste, di quanto risparmiereste se mangiaste vegano tutto l’anno e quanto se mangiaste vegano anche un solo giorno a settimana, ad esempio il venerdì, ma per circa 18 settimane.
Perché 18 settimane? E’ la durata del viaggio nel gruppo spumeggiante dell’Arca, dove è stato proposto un menù diverso ogni venerdì da settembre a Natale 2018 con il supporto della capitana Aida e dei “tutor”. Negli anni precedenti abbiamo fatto la sfida dei 21 giorni vegani strutturata in maniera simile: 21 giorni consecutivi è il tempo necessario per instaurare una nuova abitudine, per “ripulire” le papille gustative dall’eccesso di sale e grassi tipico delle diete onnivore. Tutto con ricette tradizionali o rivisitate, semplici e testate, senza uso di tofu, seitan, ecc… le torte… gnam… le torte vegane… mmmm che goduria! (scusate ho fame, è l’ora dello spuntino) Se ve la siete persa potete seguire Aida Vittoria Eltanin su Facebook in attesa di prossime avventure o provare un fai da te con la versione cartacea dell’Arca “Vegani in 21 giorni” (in realtà consiglio tutti i suoi libri, “La Salute di Eva”, “In Frutta Veritas”, “Le Figlie di Eva”…) aidavittoriaeltanin.com
Entriamo dunque nel vivo della “contabilità” vegana!
QUANTI ANIMALI SALVA UN VEGANO?
1 vegano x 1 anno = 400 animali
1 persona x 18 venerdì vegani = 20 animali
Ecco il sito a cui mi sono affidata per il conteggio: www.countinganimals.com/how-many-animals-does-a-vegetarian-save
Vengono calcolate ovviamente anche le morti “indirette” (che in realtà sono “dirette” eccome): es. i tanti pulcini maschi buttati via (letteralmente) e triturati vivi per avere una gallina ovaiola, o i tanti pesci catturati dalle reti di pesca e buttati via perché non commerciabili (che rappresentano il 25% del pescato, inclusi ogni anno 1000 delfini, 400.000 squali e 300.000 tartarughe) e così via.(Leggete qui per approfondire l’aspetto pesca: www.onegreenplanet.org/animalsandnature/if-you-took-fish-out-of-your-diet-how-would-it-really-help-the-planet)
QUANTE VITE PERSE PER FAME NEL MONDO EVITA UN VEGANO?
1 vegano x 1 anno = 5,33 vite umane per fame nel mondo
1 persona x 18 venerdì vegani = 0,26 vite umane per fame nel mondo
Viaggiando in paesi dove entriamo in contatto con povertà e gente che muore di fame davvero, questo tema ci sta molto a cuore. L’onnivoro medio consuma in un anno circa 800 kg di cereali indirettamente, cioè sotto forma di carne (per produrre 1kg di carne infatti servono in media 15kg di vegetali). Un africano medio, in un anno, consuma solo 150 kg di cereali, nutrendosi in modo diretto, quindi -> 800/150 = 5,33 vite umane salvate in un anno.
Ecco un link per approfondire questi dati: www.tecnologia-ambiente.it/uno-stile-di-vita-vegan-contrasta-la-fame-nel-mondo
(Altre stime ancora dicono che l’alimentazione vegana permetterebbe di sfamare 10 volte più persone di quella onnivora!)
QUANTI LITRI DI ACQUA SALVA UN VEGANO?
1 vegano x 1 anno = 5 MILIONI di litri di acqua!
1 persona x 18 venerdì vegani = 246.575 litri di acqua
Decidendo semplicemente di mangiare vegano si possono risparmiare più di 5 milioni di acqua ogni anno. Potreste in pratica lasciare aperta la doccia 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno senza riuscire a sprecare così tanta acqua quanto una persona che segue una dieta a base di prodotti animali!
Senza contare che cibi come la frutta e molte verdure crude sono ricchissime di acqua, quindi nel mangiare stiamo già anche bevendo e non ci serve acqua neppure per cuocerle!
Per approfondire: www.viverevegan.org/web/prima-pagina/vegan-per-lambiente
QUANTA ANIDRIDE CARBONICA (CO2 in Kg) RISPARMIA UN VEGANO?
1 vegano x 1 anno = 1.829 kg di CO2
1 persona x 18 venerdì vegani = 90 kg di CO2
La FAO stima che il 51% delle emissioni di gas serra sia dovuto agli allevamenti (per fare un confronto, tutti i mezzi di trasporto della Terra sono responsabili del 13%… meglio quindi rinunciare al prosciutto che non al SUV!), sono inoltre causa del 35-40% delle emissioni di metano (con un effetto 23 volte PIÙ dannoso della CO2 per l’effetto serra), del 65% di ossido di azoto e del 64% delle emissioni di ammoniaca (un gas che contribuisce significativamente alle piogge acide).
(Fonte: FAO, Livestock’s long shadow, Tab.3.12, pag.113)
Coloro che amano mangiare molte bistecche e prosciutto & Co. producono in media quasi 8 chili di CO2 giornalieri contro i 4,6 chili delle persone che mangiano solo occasionalmente la carne, contro i 3,8 dei vegetariani e i 2,89 dei vegani.
Sono chili di risparmio al giorno per ognuno di noi. Ecco un link per approfondire: www.greenme.it/mangiare/vegetariano-a-vegano/13698-dieta-vegetariana-vegana-co2
QUANTO TERRENO per uso alimentare SALVA UN VEGANO?
1 vegano x 1 anno = 0,96 ettari
1 persona x 18 venerdì vegani = 473 mq
E’ stato calcolato che l’impronta ecologica, cioè il consumo di risorse, di una persona che mangia carne sia di 4 mila metri quadrati di terreno contro i mille sufficienti a un vegetariano. E allo stato attuale, la disponibilità di terra coltivabile per ogni abitante della terra è solo di 2.700 metri quadrati/kcal/pro capite/anno.
Per approfondire: www.alimentazionesostenibile.org
In un ettaro di terreno agricolo, in un anno, potremmo ricavare: 25.000 kg di patate, oppure 1800kg di fagioli e soia, ma per ottenere foraggio da dare agli animali da allevamento otterremo alla fine solo 60 kg di proteine animali. Quante persone sfama un ettaro di terra?
Se coltivato a patate -> 22 persone, se a riso -> 19 persone, se a mais -> 17 persone, se a grano -> 15 persone, se serve per allevare mucche da latte -> 2 persone, se per sfamare polli -> 2 persone, se per sfamare altri animali da cui poi ricaviamo carne -> 1 persona. www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/cibo_risorse_energia
QUANTI ETTARI DI FORESTA AMAZZONICA SALVA UN VEGANO?
1 vegano x 1 anno = 0,4 ettari = 4.000 mq
1 persona x 18 venerdì vegani = 197 mq
Ogni anno scompaiono 17 milioni di ettari di foreste tropicali e non, la colpa non è di chi legge libri. L’88% della foresta abbattuta è adibita a PASCOLO o a coltivazioni per mangimi. www.nutritionecology.org/it/overview/nutrition_intro.html
La quantità di alberi salvati ogni anno da un individuo vegetariano sono quelli che crescono su un terreno di 4.000 mq di foresta. laviadiuscita.net/perche-non-e-giusto-mangiare-la-carne
Il settore dell’allevamento ha inoltre un drammatico impatto nella degradazione del suolo (il 20% dei pascoli è degradato secondo la FAO): la continua pressione dello zoccolo provoca compattamento del terreno, il quale diminuisce la capacità della terra di trattenere acqua e di rigenerarsi.
L’impoverimento della flora mangiata/erosa da questi animali comporta:
a) una compromissione della resistenza del suolo non più trattenuta dalle radici
b) una ridotta capacità di assorbimento dell’acqua aumentando l’erosione di vento e acqua
c) una riduzione del riciclo degli elementi nutritivi fino all’isterilimento agricolo.
(Fonti: FAO, Livestock’s long shadow )
La deforestazione per creare pascoli significa anche DESERTIFICAZIONE.
Le Nazioni Unite stimano che il 70% dei terreni ora adibiti a pascolo siano in via di desertificazione.
Il 70% delle terre è coltivato per gli animali e il loro foraggio. www.nutritionecology.org/it/overview/nutrition_intro.html
Dopo tre, al massimo cinque anni, il suolo calpestato e divorato da milioni di bovini (ogni capo libero ingurgita 400 chili di vegetazione al mese!) ed esposto a sole, piogge e vento, diventa sterile e i ruminanti si devono spostare dissacrando altri ettari di foresta. Ci vorranno da 200 a 1000 anni perché quel terreno ritorni fertile. (Fonte e approfondimenti www.alimentazionesostenibile.org)
Ogni vegano può quindi anche risparmiare centinaia di metri quadrati di terra che non desertificherà…
QUANTE DEIEZIONI = FECI ANIMALI di allevamenti ITALIANI (kg) EVITA UN VEGANO? (e evita inquinamento acque ed effetto serra)
1 vegano x 1 anno = 187 Kg
1 persona x 18 venerdì vegani = 9,22 Kg
E’ stato anche calcolato che in Italia gli animali allevati producono ogni anno 19 milioni di tonnellate di deiezioni, il 59% dei quali, pari a 11,2 milioni di tonnellate (1t = 1000 kg), finiscono nel Mar Adriatico. 11,2 milioni ton / 60 milioni di italiani circa = 0,19 tonnellate = 187 Kg.
Le conseguenze sono ben note: la drammatica eutrofizzazione dell’Adriatico che causa lo sviluppo abnorme di alghe e la morte della fauna ittica. Contribuiscono inoltre in maniera sostanziale alla iper-acidificazione del suolo e alle piogge acide che causano gravi danni alle foreste di tutto il mondo. www.saicosamangi.info/ambiente/residui-allevamenti.html
Si stima che un unico manzo (o mucca da latte) produca in un solo giorno oltre 20 chilogrammi di sterco. Gli allevamenti di animali ogni anno producono oltre 1500 miliardi di tonnellate di deiezioni e l’emissione del 18% dei gas serra (i veicoli ne producono solo il 14%).
QUANTI ANTIBIOTICI per ANIMALI (kg) FA RISPARMIARE UN VEGANO?
Il 75% di tutti gli antibiotici dell’industria sono utilizzati dalla zootecnia. Inoltre gli animali allevati sono sottoposti a massicce dosi di antibiotici: solo in Europa ogni giorno 5000 chili! Ogni anno gli animali consumano 5.000 tonnellate di soli antibiotici che finiscono nelle falde acquifere. laviadiuscita.net/perche-non-e-giusto-mangiare-la-carne
1 vegano x 1 anno = 9 grammi
1 persona x 18 venerdì vegani = 0,5 grammi
Secondo le stime della LAV, per produrre 1 kg di carne vengono impiegati circa 100 mg di antibiotici che spesso rimangono nei tessuti degli animali, fino ad arrivare sulle tavole dei consumatori. Considerando che il consumo di carne nel nostro paese si aggira intorno agli 87 kg annuali pro capite, chi mangia carne ingerisce involontariamente circa 9 grammi di antibiotici che equivalgono a 4 trattamenti antibiotici ogni anno. www.primapaginadiyvs.it/antibiotici-griglia-rischio-consumo-carne
La resistenza agli antibiotici è un problema sempre più grave per la salute pubblica.
Poi non date la colpa agli animali, né ai vegani se gli antibiotici non funzionano…
RISPARMIO in BILANCIO PUBBLICO per SPESA SANITARIA (€) con ALIMENTAZIONE VEGAN
1 vegano x 1 anno = 1711 €
1 persona x 18 venerdì vegani = 84 €
Il modo più semplice ed efficace per arginare la crisi economica è quello di mangiare vegano! Ben il 75% della spesa sanitaria in Europa e in Italia viene assorbita dalle cure per neutralizzare gli effetti di una cattiva alimentazione.
“Codice Vegan: Corpo – mente – coscienza – spirito di Jonathan Falcone” p. 218
La spesa sanitaria corrente pro capite, calcolata in euro costanti, nel 2013 ammontava a 2.281 euro.
2.281 x il 75% = 1.711 Euro di potenziale risparmio all’anno a persona, senza contare il minor numero di farmaci che i vegani tendono ad utilizzare, visto il loro inferiore rischio di ogni sorta di malattia.
IN CONCLUSIONE: FARE LA RIVOLUZIONE MANGIANDO
Ogni persona in più, ogni giorno in più fa la differenza!
La fate davvero! Anche solo mangiando vegano un giorno a settimana.
Non è strabiliante quanto possiamo influenzare positivamente il mondo con un gelato di soia anziché di latte vaccino?
E pensate a cosa potete fare in 1 mese e in 1 anno.
E cosa possiamo fare tutti insieme.
Grazie a tutti i 2.560 passeggeri dell’Arca che hanno provato a mangiare vegano per un solo giorno a settimana, da settembre alla fine dell’anno (= 18 venerdì) 2018, abbiamo “RISPARMIATO”:
- 50.499 vite di animali non umani
- 673 vite di esseri umani per fame nel mondo
- 230.905 kg di anidride carbonica
- 631 MILIONI di litri di acqua
- 121 ettari = 1.200.000 mq = 1,2 km2 di terreno per uso alimentare
- 50 ettari = 500.000 mq disboscamento di foresta amazzonica
- 0,01 specie in meno che si estinguono per deforestazione delle foreste pluviali
- 28 ettari = 280.000 mq di terreno in via di desertificazione
- 23.600 kg = 24 tonnellate di feci animali da allevamento italiani
- 1 kg di antibiotici per animali
- 216.000€ di risparmio in bilancio pubblico per spesa sanitaria
Ovviamente queste sono stime ma quello che è chiaro è che, chilo più chilo meno, ettaro più ed ettaro meno, la leggerezza di questa dieta sul pianeta è incontestabile.
GRAZIE a CHI CONTINUERA’ A MANGIARE VEGANO per la durata di UN VIAGGIO o UN GIORNO A SETTIMANA o UN PASTO SU DUE o SEMPRE: Siete grandissimi! E’ un onore viaggiare al vostro fianco. Continuate così, non lasciatevi abbattere dal mondo che vi circonda, aiutate chi sulla vostra strada si interesserà all’Eden vegano, sarà sempre più facile, siamo sempre di più, e insieme stiamo rendendo questo mondo migliore!
E’ facile, è possibile, è delizioso.
Avanti tutta!
Buona continuazione del viaggio.
E se non siete ancora saliti a bordo. Cosa aspettate? www.vegfacile.info
IL SOLE E LA LUNA IN VIAGGIO VEGANO
Noi, Sole e Luna, mangiamo vegano da quasi dieci anni principalmente perché lo riteniamo più salutare e naturale (qui trovate risposte di medici preparati e aggiornati a tutte le vostre domande www.scienzavegetariana.it), a casa è sicuramente facilissimo e soddisfacente, mentre in viaggio… a volte è stata una meravigliosa scoperta e occasione di incontri con persone speciali, altre volte non è stato semplicissimo. In viaggio in Asia la garanzia al 100% non ci può essere, soprattutto per l’uso di brodo o dado non vegetale, salsa di pesce ecc, ma ci proviamo!
Succede che ti assicurino che non useranno carne o uova ma te li ritrovi nel piatto (o magari nascosto in un impasto), così quando possibile, pur non amando gli sprechi di cibo, scartiamo gli ingredienti indesiderati e mangiamo il resto (non è il caso di restituire indignati il piatto a un venditore ambulante in evidenti difficoltà economiche). Il più delle volte non lo fanno con malizia ma per incomprensione linguistica (ammettere di non capire gli farebbe “perdere la faccia”, concetto tipicamente asiatico).
Siamo felici di mostrare nei paesi che ci ospitano, che spesso identificano nella carne uno status symbol di ricchezza e benessere, che un’alimentazione vegana, sana, ecosostenibile e rispettosa della vita viene abbracciata anche dagli occidentali. Spesso loro capiscono, rispettano e sostengono la scelta vegetariana in quanto storicamente collegata alla crescita spirituale.
In viaggio abbiamo poi incontrato tantissimi viaggiatori, soprattutto tra quelli che viaggiano per lunghi periodi (mesi o anni zaino a spalla), che prediligono un’alimentazione vegana in viaggio sia perché è molto più economica (viaggiando un anno spesso si tira la cinghia e ci si ingegna anche per mangiare low-cost), sia perché in paesi equatoriali e meno sviluppati la catena del freddo viene difficilmente rispettata, è facile trovare il burro appoggiato su una mensola, le uova conservate sotto il sole tropicale o la carne coperta di mosche, spesso il frigo semplicemente non esiste, a volte neanche la corrente elettrica.
La vendetta di Montezuma (o diarrea del viaggiatore) è sempre dietro l’angolo, senza contare malattie ben più serie come parassiti, amebe e, mangiando molluschi, Epatite A. Limitandosi a mangiare verdura, frutta, cereali e legumi i rischi sono decisamente minori (da quando siamo vegani non abbiamo MAI avuto malattie ricollegabili al cibo in viaggio, mentre prima arrivava puntualissima la giornata passata sul wc – al contrario siamo spesso vittima della micidiale aria condizionata polare di taxi e hotel). Ottima tecnica per scegliere ristoranti o bancarelle: andate dove ci sono tante persone del posto, ci sarà più ricambio e cibo più fresco.
APPROFONDIMENTI
Per chi volesse approfondire il discorso, consiglio:
* il film-documentario, adatto anche ad un pubblico sensibile, “Un equilibrio delicato – A delicate balance”
** un ottimo riassunto di diversi studi affidabili e imparziali (FAO, Nazioni Unite e altri studi scientifici accreditati) https://it.wikipedia.org/wiki/Impatto_ambientale_dell%27industria_dei_cibi_animali
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